Dopo tanto tempo ho voluto provare a rifare l'idromele. Questa bevanda per me è sempre stata "una croce e una delizia", perché non sono mia riuscito a trovare un lievito che mi desse un prodotto soddisfacente.
I lieviti monocoltura, mi restituivano sempre un prodotto secco, ma stucchevole, oppure relativamente torbido. Quando provai la fermentazione spontanea, capii che era la svolta giusta, l'acidità lattica contrastava il pesante aroma dolce di miele, mentre gli odori brett, restituivano piacevoli sentori vinosi.
Solo che questa volta ho voluto sfruttare il naturale blend di lieviti derivati dalla fermentazione del sidro. Così dopo aver travasato Steam Cider, ho inoculato il mosto di idromele con i lieviti presenti sul fondo.
Per 6.0l di idromele a 20.0°Br sono stati impiegati:
Ottenendo 7.0l di mosto a 18.0°Br, i quali sono stati fatti bollire per 60', in modo da raggiungere il grado finale, e permettere alle impurità di affiorare in superficie come schiuma. L'asportazione di questa permette di ottenere un prodotto più limpido.
A fine bollitura ottenni 6.0l di mosto a 20.0°Br. Di cui 5.5l li misi a fermentare , mentre 0.5l mi conservai per la rifermentazione in bottiglia.
La fermentazione faticò un po' a partire, e procedette lentamente, poiché ormai era novembre e le temperature erano abbastanza basse. Infatti, terminò dopo quattro mesi. Ottenendo un idromele biondo carico e limpido. All'assaggio qualcosa di prossimo ad un vino bianco con sentori di miele.
Andando a misurare il grado finale, l'idromele presentava 7.0°Br, il che significa un'attenuazione apparente del 91.2% e una graduazione di 10.6% ABV, non male.
Non resta che imbottigliare e aspettare.
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