domenica 30 gennaio 2022

Gli Agrumi

Ode agli agrumi, per i loro profumati e variegati frutti. Che dal Asia, grazie a persiani e ad arabi, approdarono in Europa durante il medioevo, dando origine a vari derivati come ovviamente succhi, marmellate e canditi. Ma soprattutto se non fosse ciò, non avremmo le wit, le saison e tutte le birre agrumate.

Il genere Citrus è vasto, ma proprio vasto, e questo è dato dal fatto che sono piante in grado di ibridarsi molto facilmente tra loro. Permettendo di generare piante con frutti dagli svariati profumi, colori e sapori. In questa pagina non tratterò tutti gli agrumi, ma buona parte, soprattutto quelli che coltivo e quelli che sono definiti geneticamente puri.

Cedro, Mandarino e Pomelo

Il cedro, il mandarino e il pomelo sono i capostipiti della maggior parte degli agrumi che conosciamo, essi vengono definiti geneticamente puri, poiché non sono frutto di nessuna ibridazione, anzi ibridandosi tra di loro hanno generato un vasto assortimento di agrumi.




Il Citrus Medica o Cedro, è un'albero dalle medie dimensioni che produce grandi frutti di forma ellissoidale, di colore tra il verde e il giallo, con buccia liscia o rugosa/bitorzoluta. La buccia di questo all'odore ricorda quella del limone, mentre l'albedo si presenta molto spesso (circa il 70% del frutto), con una consistenza molto compatta e dal sapore amaro o dolce, la polpa invece è acida e di colore gialla. Originario del subcontinente indiano, il cedro era noto noto ai romani e il suo nome è volgarizzazione della parola latina citrus, che ha dato origine anche al nome del genere stesso degli agrumi.

Il Citrus Reticulata o Mandarino, è un'albero dalle medie dimensioni che produce un frutto tondo e schiacciato ai poli, con una buccia liscia e arancione, dal tipico odore. L'albedo è quasi assente e si separa facilmente dalla polpa, acida e di colore arancio. Il mandarino è l'agrume che nel tempo è andato a ibridarsi svariate volte, infatti, le varietà pure, conosciute sono poche, tra queste vi sono: il Tachibana, una varietà giapponese che cresce allo stato selvatico sull'isola; lo Sun Chu Sha Kat, un'antica varietà coltivata in Cina, e altri mandarini che crescono selvatici in questo paese. Infatti, l'areale di origine di questa specie è il sud della Cina.

Il Citrus Maxima o Pomelo, è un'albero dalle medie dimensioni che produce un grosso frutto tondo o piriforme, dalla buccia liscia di colore che va dal verde al giallo carico, essa all'odore ricorda quello del pompelmo. Ha un albedo spesso, leggermente amaro che si stacca facilmente dalla polpa, dove questa è dolce, con un retrogusto amaro, e di colore giallo. Il pomelo, infatti, è l'unico agrume ancestrale dolce oltre ad essere il più grande di tutti. Viene coltivato in Asia ed è poco conosciuto in occidente, il suo areale di origine è la penisola del Indocina.

Arance e Limoni, dicono le campane di S. Clemente.

Ebbene questi agrumi sono ibridi, nati dalle diverse combinazioni di quelli citati precedentemente ed anche tra loro stessi. Queste ibridazioni sono avvenute in tempi molto remoti e spontaneamente, ad eccezione però degli ibridi moderni.


Citrus Deliciosa o Mandarino Mediterraneo

Un semplice mandarino, identico al C. reticulata, se non fosse per la presenza di foglie strette e lunghe, tanto che gli anglofoni lo chiama Willowleaf , e per il gusto dolce del frutto. La pianta fu introdotta nel Mediterraneo agli inizi del '800, per la produzione di olio di petitgrain, l'olio essenziale estratto dai frutti acerbi, impiegato nell'industria profumiera. Questo agrume, non nasce da un ibridazione diretta, ma da un introgressione genetica, cioè l'assorbimento di materiale genetico parziale da un'altra specie. Infatti, esso ha il 94% del corredo genetico di un mandarino ancestrale e il restante 6% del pomelo; questa peculiarità ha permesso di avere mandarini dolci, molto più apprezzabili di quelli ancestrali. 

Esistono tante specie di mandarini dolci, ognuno con una quantità variabile di materiale genetico introgresso del pomelo e vengono chiamati mandarini di Tipo 2, per differenziarli da quelli puri che sono di Tipo 1. I mandarini di tipo 2 posso contenere dal 1% al 10% di geni del pomelo.


Citrus Aurantium Arancio Amaro Melangolo

Come gli altri agrumi si presenta come un albero di medie dimensioni che produce un frutto sferico un po' schiacciato ai poli, simile ad una arancia, dalla buccia bitorzoluta e profumatissima; l'albedo è spesso ed amaro, come pure la polpa amara ed acida. La pianta fu introdotta in Italia dagli Arabi nei primi anni del XI secolo, e ad oggi viene coltivata per la produzione di olio di petitgrain dai frutti acerbi e di olio essenziale delle zagare (fiori); i frutti si prestano bene alla produzione di marmellata, infatti, va ricordata la varietà spagnola Siviglia. Questa pianta nasce dall'ibridazione tra C. reticulata (♂) e C. maxima (♀), dove il suo corredo genetico è composto per il 49% de primo, altrettanto del secondo e il rimanente 2% è di origine ignota.


Citrus Myrtifolia o Chinotto

Il chinotto è una pianta dal portamento arbustivo, infatti, è una mutazione nanizzata dell'arancio amaro, tanto da essere considerata una sua sottospecie. Cresce molto lentamente, come un cespuglio; presenta delle foglie piccole che ricordano quelle del mirto. I frutti sono tondi, arancioni, della grandezza di una clementina, dalla buccia liscia e molto profumata con un albedo poco spesso che si stacca facilmente dalla polpa, la quale ha sapore acido e amaro. Questi si prestano per la produzione di canditi e per la preparazione dell'omonima bevanda. 

Un'altra particolarità di questo agrume è il fatto di essere l'unico privo di spine. Infatti, tutti gli agrumi presentano spine, quali lunghe quali corte, tutti tranne il chinotto.


Citrus Limon o Limone


Il limone è albero di medie dimensioni, che produce frutti di forma da quasi sferica ad ellissoidale che terminano a punta. La buccia gialla e rugosa, dal tipico odore, l'albedo da poco spesso a spesso è consolidato alla polpa, la quale è gialla e acida. Questa pianta nasce dall'ibridazione tra C. medica (♂) e C. aurantium (♀), dove il suo corredo genetico è costituito per il 50% da quello del cedro, il 31% da quello del madarino, il 18% di pomelo e il restante ignoto.


Citrus Bergamia o Bergamotto


Questo è un albero molto simile al limone, che produce frutti leggermente piriformi quasi tondi, con la buccia gialla, a volte liscia e a volte rugosa, dall'intenso profumo simile al limone. L'albedo è poco spesso e consolidato alla polpa gialla dal sapore acido e amaro. La buccia del frutto viene utilizzata per la produzione dell'olio essenziale, mentre il succo si presta per la produzione di bibite. Questa pianta nasce dall'ibridazione tra il C. limon (♂) e C. aurantium (♀). Per l'appunto il suo corredo genetico è composto dal 42% del pomelo, dal 30% del mandarino e il restante 28% del cedro.


Citrus Limetta o Limetta Romana, 

Ricorda molto l'albero del limone ad eccezione dei frutti, tondi che ricordano un mandarino, la buccia è liscia, tendendo ad diventare bitorzoluta con la maturazione, dolce e profumatissima, dall'odore tra un limone e un mandarino, l'albedo è sottilissimo e si stacca facilmente dalla polpa gialla e dolce. In pratica è un limone dolce nato dall'ibridazione tra cedro e arancio amaro. Il suo corredo genetico è composto da quasi il 50% del cedro, 36% mandarino e 14% pomelo.

Questo frutto è erroneamente chiamato dai francofoni bergamot, cioè bergamotto; mentre gli anglofoni come sweet limetta o sweet limon, cioè limetta o limone dolce.


Citrus Sinensis o Arancio Dolce


Simile all'arancio amaro, infatti, può sembrare la forma addomesticata di esso; ma ne ha poco a che fare. Produce frutti di forma sferica un po' schiacciati ai poli oppure di forma ovale, con una buccia arancione a volte liscia a volte ruvida, dal tipico odore; ma meno persistente da quella dell'arancio amaro. L'albedo è spesso, dolce e si stacca facilmente dalla polpa di colore arancione e dal sapore dolce acido. Questa pianta è frutto dell'ibridazione tra un C. reticulata (♂) e un altro ibrido sconosciuto (♀), quest'ultimo nato dall'introgressione tra un C. reticulata (♂) e un C. maxima (♀); che porta a possedere il 56% di materiale genetico derivante dal mandarino ancestrale e il rimanente 44% dal pomelo. 

Le varietà di questo arancio vengono raccolte in tre gruppi principali:

  • le arance bionde;

Sono le arance comuni, ormai poco presenti in commercio, possono essere di forma ovale oppure schiacciate ai poli come i mandarini.
  • le arance (bionde) ombelicate;

Originatesi da una mutazione spontanea in America Latina, non sono molto dissimili da una normale arancia se non per la presenza del tipico ombelico (navel in inglese), cioè di un secondo frutto (gemello), più piccolo, prodotto nell'estremità inferiore dell'arancia stessa.
Le varietà appartenenti a questo gruppo sono: la navelina, il washington navel, il brasiliano, il Thompson, il Cara Care e il Fukumoto.
  • le arance rosse.


Peculiare agrume generato da una mutazione spontanea nel Mediterrano, benché parallelamente se ne sono generati anche in Cina, il colore rosso della buccia ma soprattutto della polpa è dovuta alla presenza di antociani, che vengono prodotti con l'abbassarsi delle temperature, quindi in caso di inverni miti, queste arance sono bionde.
Le varietà appartenenti a questo gruppo sono: il sanguinello, il moro e il tarocco.

Citrus Clementina o Clementina

Il mandarino clementina è un albero di medie dimensioni simile all'arancio. Produce dei frutti che ricordano dei mandarini, ma di forma più tonda, poco più piccoli di un arancia e dalla buccia di colore arancio carico. L'albedo è quasi inesistente che difficilmente si stacca dalla polpa, questa di colore arancione e molto dolce. La clementina è un mandarancio, infatti, nasce dall'ibridazione tra un arancio dolce e una mandarino mediterraneo, presentando un corredo genetico composto per circa il 32% da mandarino ancestrale e il restante pomelo.

Questo agrume è definito come mandarino di Tipo 3, mandarini nati da un ulteriore introgressione di materiale genetico da mandarino ancestrale tra il 12% e il 38%. Tra questi vi sono i mandaranci, come la Clementina e il Kiyomi, nati dall'incrocio tra mandarini di tipo 2 e arancio dolce. Oppure mandarini nati dall'incrocio di altri mandarini, come il Wilking (King-Willowleaf), il W. Murcott e il Fallglo.


Citrus Paradisi o Pompelmo, 

Albero simile ad un arancio, originario delle Antille, infatti, è l'unico agrume a provenire dal Nuovo Mondo. La scoperta di questo frutto dalle moderate dimensioni in questo territorio allora sconosciuto gli diedero la nomea di frutto proibito o frutto del Praradiso (Citrus Paradisi); mentre la crescita dei frutti a grappolo originò il suo nome anglofono di Grapefruit. Il frutto è secondo in quanto a grandezza al pomelo, sferica schiacciato ai poli dalla buccia liscia, gialla che tende all'arancione nelle varietà a polpa rossa. L'albedo è spesso e si stacca facilmente dalla polpa, gialla o rossa, di sapore dolce con un persistente retrogusto amaro.

Questa pianta è nata dall'ibridazione tra un C. sinensis (♂) e un C. maxima (♀), con un corredo genetico composto per 60% da pomelo e il 40% da mandarino ancestrali. In pratica è come un'arancia più "pomelosa" o al contrario un pomelo che tende alle dimensioni di un arancia. Colgo l'occasione nel dire che esistono pomeli con un po' di geni introgressi da mandarino, rimangono a tutti gli effetti dei pomeli, ma possono avere delle sfumature di acido nella polpa. Mentre il pompelmo rosa o a polpa rossa, è stato creato nel secolo scorso con una mutazione indotta.


Citrus x Limonia o Rangpur o Limandarino


Il limandarino è un piccolo arbusto spinoso, il cui frutto differisce molto da un mandarino, ha una buccia gialla che tende all'arancione una volta maturo, albedo sottilissimo aderente alla polpa, questa di colore arancione fortemente acida che si presta bene alla preparazione di succhi.

Esso è originario del subcontinente indiano, ma cresce quasi allo stato spontaneo in Brasile. Frutto dell'ibridazione tra un C. medica (♂) e un C. reticulata (♀), infatti, il corredo genetico è composto per il 50% da mandarino e la restante parte da cedro ancestrale.

Un parente del limandarino è il citrus x jambhiri o rough lemon o limone rugoso, frutto anch'esso dell'ibridazione tra cedro e mandarino, e quindi con corredo genetico composto da circa il 50% dell'uno e 50% dell'altro. Si presenta come un limone tondo o allungato e di color giallo, dalla buccia rugosa e bitorzoluta.


Citrus x Piriformis o Limone Ponderosa


Non dissimile da un albero di limone, il Ponderosa produce un frutto simile a un cedro ma di forma piriforme, come il pomelo. Esso presenta una buccia bitorzoluta gialla dall'odore di cedro, un albedo spesso aderente alla polpa, gialla, succosa, dal sapore che ricorda il limone.

L'agrume di limone Ponderosa è nato casualmente alla fine dell'800 dall'ibridazione tra C. medica (♂) e un C. maxima (♀), e il suo corredo genetico è composto per il 60% da quello del cedro e il restante da pomelo.


Questa è una piccola parte degli agrumi ibridi presenti nel mondo, come mandarini, mandaranci e tangeli, quest'ultimo ibrido mandarino-pompelmo. Oppure le limette dolci come il limone Meyer e la limetta palestinese frutto dell'ibridazione tra cedro e mandarino di tipo 2. Ho elencato gli agrumi più comuni e quelli più interessanti dal punto di vista della loro origine genetica.


E un'altra cosa...


Cedro, Mandarino e Pomelo non sono gli unici agrumi progenitori della maggior parte degli ibridi naturali e artificiali presenti nel mondo. Sono presenti in Asia ed Oceani altri agrumi geneticamente puri, come la fortunella, la papeda, il ponciro e tutta una serie di limette australiane, che a loro volta hanno generato i loro ibridi, quali abbastanza conosciuti come il Lime e quali meno conosciuti come il Calamondino.

Citrus Japonica o Fortunella o Kumquat

La Fortunella si presenta come una pianta a crescita arbustiva, dalle foglie piccole e allungate. Produce dei piccoli frutti ovali dalla buccia liscia di colore arancione dal sapore dolce e dall'odore che ricorda un mandarino, con un albedo sottile aderente alla polpa, questa è acida mitigata dalla dolcezza della buccia, che una volta raggiunta la piena maturità diventa dolce.


Citrus x microcarpa o Calamondino

Frutto dell'ibridazione tra C. reticulata (♂) e un C. japonica (♀), con corredo genetico 50 e 50; è un albero simile al mandarino con i frutti che persistono tutto l'anno, per questo l'albero è impiegato per lo più per scopo ornamentale. I frutti sono simili a un mandarino mentre il sapore ricorda quello delle fortunella dove la buccia è dolce e la polpa è acida, annichilendosi e contrastandosi a vicenda.


Citrus Hystrix o Kaffir Lime

La Combava o Limetta di Kaffir, ricade nel gruppo delle Papedas, una serie di agrumi simili al cedro che hanno dato vita lime e limette di ogni genere. L'albero ricorda quello di un arancio, con la particolarità che foglie sono "doppie", o meglio il picciolo che nella maggior parte degli agrumi presenta due strisce di foglia ai lati, nel combava cono molto gradi, andando a creare una seconda foglia.

Originario della Malesia, Indonesia e Filippine. Il frutto simile ad un limone rugoso e bitorzoluto di colore giallo a maturazione, viene erroneamente scambiato con il bergamotto.

Oltre al Combava, esistono altre papedas geneticamente pure, come: il citrus cavaleriei o Papeda Ichang, il citrus halimii o Cedro di montagna, il citrus latipes o Papeda di Khasi

Correlati ad essi vi sono le seguenti sottospecie o varietà: il citrus hystrix var. micrantha o Papeda a fiore piccolo e il citrus hystrix var. microcarpa o Papeda a frutto piccolo, queste rientrano nel gruppo delle Micrantha e sono originarie delle Filippine.


Citrus aurantifolia o Lime messicano

Il Lime messicano o Key Lime per gli anglofoni, somiglia ad un albero di limone, il cui frutto ricorda però un mandarino giallo, viene raccolto quando è acerbo, quindi verde. Ha una buccia sottile aderente alla polpa gialla e molto acida.

Questa limetta ha avuto origine dall'ibridazione tra un C. medica (♂) e un C. hystrix var. micrantha (♀), con un genoma composto per il 49% da cedro, l'altro 49% da micrantha e il rimanente è ignoto. Dall'incrocio di questi due agrumi ancestrali sono nati altre limette come: il C. macrophilla o Alemow, il C. aurata o Lime Pomo d'Adamo, il C. excelsa o Lime Eccelsa o Lime Nestour e infine il C. Webberii o Lime di Kalpi.


Citrus x latifolia o Lime persiano


Il lime persiano chiamato così perché era molto apprezzato e coltivato dai persiani, conosciuto anche come lime di Tahiti, è il lime più coltivato al mondo, poiché di dimensioni maggiore al lime messicano. Il frutto somiglia molto ad un piccolo limone, presenta buccia e albedo poco spessa, consolidata alla polpa, questa priva di semi e molto acida. Viene raccolto acerbo quindi quando la buccia è verde, che tende al giallo una volta raggiunta la maturazione.

Il lime messicano è un ibrido triploide tra C. aurantifolia (2n ♂) e un C. limon (n ♀), cioè presenta tre serie di cromosomi di cui due serie sono del lime messicano e una del limone, di conseguenza il suo corredo genetico è composto per il 50% da cedro, 33% da micrantha, il 10% mandarino e il restante pomelo ancestrali.

Questo lime non è l'unico ibrido del messicano ve ne sono altri classificati come c. aurantifolia: il Lime Tanepao ibrido triploide tra un C. medica (n ♂) e un C. aurantifolia (2n ♀) o il Lime Gigante ibrido tetrapolide tra un C. aurantifolia (2n ♂) e un C. aurantifolia (2n ♀).


Citrus Trifoliata o Ponciro


Il ponciro o arancio trifogliato, chiamato così per le sue foglie raccolte a terzetto. Questo agrume si presenta come un albero di medie dimensioni, dalla chioma fitta per via dei rami spinosi che s'intrecciano tra loro, è originario della Cina meridionale e della Corea, ma viene coltivato in tutto il mondo, infatti, è utilizzato come portainnesto per tutte le varietà di agrumi, grazie alle peculiari radici che scendono molto in profondità e alla straordinaria resistenza al freddo.
Il frutto ricorda molto un'arancia, sferico, ricoperto da una lieve peluria, con un apice simile ad un limone, la buccia ha un odore citrico/resinoso, fortemente profumata, tant'è che l'odore per molti può risultare disgustoso, di colore giallo, con albedo spesso aderente alla polpa gialla, acidissima e piena di semi.
Viene utilizzato alla stregua di un limone, come nella preparazione di succhi (limonate) o per accompagnare le pietanze a base di pesce, oppure come spezie e per preparazione di liquori.
Questo agrume ricade nella classe dei puri o non ibridati. Da questo agrume incrociandolo con un C. sinensis si è andati a generare il C. insitorum o Citrange, cercando di creare un agrume dolce ma resistente al freddo, ottenendo una specie di arancia acida, mentre dall'incrocio con un C. paradisi, si è ottenuto il Citroncirus o Citrumelo, una agrume per tutti i versi simile ad un pompelmo, ma resitente al freddo ed a svariate malattie radicali.

Citrus australasica o Limone caviale

L'ultimo agrume trattato è il limone caviale o finger lime, chiamato così per la sua peculiare forma e polpa, fa parte del gruppo delle limette australiane, dalla crescita arbustiva e molto spinosi, per proteggersi dagli animali.

Come detto è un piccolo arbusto spinoso dalla piccole foglie ovali, il frutto è di forma allungate, simile ad un cetriolo (ricorda appunto un dito), dalla buccia di colore o verde scuro o rosso scuro a seconda della varietà, sottile con albedo quasi assente, dai profumi tropicali come mango e ananas, la polpa è costituita da granuli acidi (caviale) contenenti il succo, questa a secondo della varietà può essere o di colore gialla o rosa.

citrus australis
citrus glauca

Ovviamente questa limetta è geneticamente pura, come tutte le specie australiane rimaste appunto per millenni isolate. Tra le limette australiane vanno ricordate: il citrus garrawayi o lime del Monte White, simile al finger lime, avente però foglie più larghe; il citrus australis o round lime o Gympie, il cui frutto è tondo e rugoso, dalla buccia sottile e verde e polpa pure verde ed acida; il citrus inodora o lime del fiume Russel, con frutto ovoidale, privo di oli essenziali e quindi inodore; e il citrus glauca o lime del deserto, albero di medie dimensioni, con foglie che ricordano quelle dell'ulivo, il frutto è piriforme, giallo e piccante.


Ci scusiamo per l'inconveniente

Avrei voluto parlare di tutti gli agrumi, purtroppo l'universo degli agrumi è veramente molto vasto, finendo con lo sproloquiare e rendendo la lettura troppo pesante. Rimane comunque in mondo affascinante il loro, che non smette di stupirci.

Con l'occasione ringrazio i seguenti articoli da cui ho stillato le informazioni, inserendole in questa pubblicazione:

Curk F., Ollitrault F., Garcia-Lor A., Luro F., Navarro L., and Ollitrault P; Phylogenetic origin of limes and lemons revealed by cytoplasmic and nuclear markers; Annals of Botany 117: 565–583, 2016.

Luro F., Curk F., Froelicher Y., Ollitrault P.; Recent insights on Citrus diversity and phylogeny; Publications du Centre Jean Bérard, 2017.

Wu G. A., Terol J., Ibanez V., Lopez-Garcia A., Perez-Roman E., Borreda C., Domingo C., Tadeo F. R., Carbonell-Caballero J., Alonso R., Curk F., Du D., Ollitrault P., Roose M. L., Dopazo J., Gmitter Jr F. G., Rokhsar D. S. e Talon M.; Genomics of the origin and evolution of Citrus; Nature volume 554, pages311–316 (2018).

E anche il sito: https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Citrus, dal quale ho attinto parte del materiale fotografico.

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