domenica 21 novembre 2021

Orzo, avena e segale '21

Giunto metà novembre mi decido a seminare l'orzo (distico) per l'anno prossimo, insieme ad esso sperimento la semina di avena e segale, due cereali mai utilizzati a crudo, ovviamente, ad eccezione dei fiocchi presenti in commercio.


Il campo a mia disposizione è di 180mq, un trapezio di 8.0m x 9.0m x 21.2m, dove esso va a restringersi in direzione Nord-Ovest. Il terreno è stato fresato nei giorni precedenti per ammorbidirlo e arieggiarlo. 

All'orzo ho dedicato 100mq di terreno, divisi in quattro settori, seguendo il verso di lavorazione del terreno, la semina è avvenuta per spaglio seguita da una rastrellatura per mezzo di un tridente per permettere al seme di essere mescolato e coperto dal terreno. Ho impiegato 2.4kg di sementa, di cui 0.4kg derivano dalle spighe selezionate nella precedente raccolta, e seminate nella piccola striscia a sinistra nella figura soprastante. I semi delle spighe raccolte da questa frazione saranno utilizzate per la semina del prossimo anno.

All'avena ho dedicato 40mq di terreno, utilizzando 0.7kg di sementa, seminata a spaglio come l'orzo. Altrettanto ne ho dedicato alla segale utilizzando la medesima quantità per la semina e utilizzando gli stessi criteri di semina dei precedenti cereali.


Da questo campo mi aspetto di ricavare 30.0kg di orzo, dei quali 3.0kg saranno detratti per la semina del successivo anno; 8,0kg di avena, di cui 1.0kg verrà devoluto per la semina ed altrettanto di segale. 

Nel frattempo non resta che attendere che la natura faccia il suo corso.






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sabato 13 novembre 2021

Automne (Saison)

Essendo in pieno autunno e con il Solstizio di Autunno alle porte, decisi di brassare la mia seconda saison dell'anno. Benché avrei voluto farla in occasione di Michaelmas, 29 di Settembre, come da trazione, così aprendo la nuova stagione brassicola 20/21.

Per brassare 15.0l a 12.0°Br, ho utilizzato:

2.0kg di malto autoprodotto;
1.0kg di frumento.

Mentre per l'ammostamento mi sono servito di 9.0l di acqua e 12.0l per il lavaggio delle trebbie. Il mosto prebollitura raccolto ammontava a 17.0l a 11.0°Br, il quale avrebbe reso teoricamente 15.0l a 12.0°Br.

La bollitura è stata impostata per 60', mentre la luppolatura era mirata a 20IBU, con le seguenti gittate:

34.0g di Rubicone 3.0% A.A. a                      60'
17.0g di Rubicone 3.0% A.A. a                       15'

15.0g di scorza di melangolo verde fresco a 15'
15.0g di scorza di limone verde fresco     a 15'

A fine bollitura avevo 14.0l con 13.8°Br, di cui 2.0l furono conservati per la rifermentazione in bottiglia.


Il mosto ebbe modo di raffreddarsi ed essere inoculato, all'ombra del mio tanto amato susino, per 10 ore. Al suo termine constati che era evaporato 1.5l di acqua, portando il mosto a 10.5l con 14.7°Br.

L'esorbitante e schiumosa presenza dei lieviti, si presentò a 48 ore dall'inoculo e proseguì per tre settimane.






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domenica 7 novembre 2021

Rubra - La Wienbier

In occasione della vendemmia '21, decisi di produrre una sola IGA, battezzata Rubra, poiché prodotta con sola uva a bacca rossa. L'uva utilizzata fu del Magliocco, acquistata per la produzione di vino proprio, ma soprattutto per la "mostata".


Quindi la sera prima della cotta, dopo aver pigiato l'uva, diraspai e pigiai a parte 3.0kg di uva per mezzo di uno schiacciapatate. Essa occupava un poco più di 3.0l e una volta in fermentazione ne avrebbe occupato 4.3l. Presentava un grado zuccherino di 22.0°Br, ottimo.

Considerato che la damigiana, la quale avrebbe gestito la fermentazione, era da 15.0l, la cotta sarebbe stata da 10.0l, più 2.0l per la rifermentazione in bottiglia.

Per non mancar di rispetto all'uva, bella zuccherina, decisi di produrre la seguente cotta da 12.0l a 15.0°Br, utilizzando:

1.6kg di malto Pale
0.8kg di malto Wheat
0.8kg di frumento

Con 10.0 per l'ammostamento e altrettanti per il lavaggio delle trebbie. Iniziai l'ammostamento a 45°C per permettere al frumento di idratarsi e di essere di facile digestione agli enzimi e poi proseguì con:

Pausa acida a           43° per 10';
Pausa proteolitica a  52° per 10';
Pausa diastatica a    66° per 60';
Terminazione a         78° per 15'.

Andai a raccogliere 16.0l a 12.4°Br di mosto prebollitura. Che teoricamente avrebbero reso in 12.8l a 15.0°Br. Una bollitura del mosto di 60' e 25IBU, con le seguenti gittate:

2.0g di Pacific Jade A.A. 12.6% a 60' 
4.0g di Pacific Jade A.A. 12.6% a 30'
6.0g di Pacific Jade A.A. 12.6% a 15'
8.0g di Pacific Jade A.A. 12.6% a   0'

Mirai a 25IBU, poiché tenendo conto che l'uva avrebbe reso intorno a 2.1l di mosto, essi sarebbe scesi a 21IBU circa. Come spesso accade le cose non andarono come speravo, e la potenza dei fornelli andò a diminuire in seguito alla seconda gittata, causa dell'esaurimento della bombola di GPL. In compenso a fine bollitura avevo 13.0l a 14.6°Br, di cui 2.0l furono conservati in due vasetti da 1.0l per la rifermentazione in bottiglia.


L'uva durante la notte aveva iniziato a fermentare da se e una volta unito il mosto, con i suoi odori tropicali che ben si legavano a quelli fruttati dell'uva, essa fu immediata nel giro di qualche ora, con le bucce che si raccolsero in testa con la schiuma, e dal gorgogliatore si andò a levare l'aroma inconfondibile della cotta. 

In totale la cotta presentava un grado zuccherino di 15.4°Br, e la fermentazione durò circa dieci giorni, trascorsi questi decisi di travasare il tutto e torchiare le bucce che ormai avevano ceduto al mosto tutti gli aromi e i sapori.


Con l'occasione, volli strafare un po', e aggiunsi 24.0g di Pacific Jade a freddo per dare una marcia in più. E lasciate passare tre settimane, una volta che la birra si era decantata, apparendo limpida e cristallina, decisi di travasarla.

In seguito al travaso la birra presentava un grado zuccherino finale di 7.6°Br e quindi 6.8ABV. Poi ad essa, prima d'imbottigliarla, unì i 2.0l di mosto conservati a fine bollitura, assicurandomi 4.0vol di CO2 per la rifermentazione. Con il seguente risultato finale.






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