lunedì 3 maggio 2021

Idromele '21

 Parallelamente a Liberty, nello stesso giorno andai a produrre dell'idromele, con del miele acquistato durante l'inverno e che iniziava a cristallizzare. Poiché ero sempre deluso dal risultato finale prodotto utilizzando lieviti commerciali, decisi di produrne un po' utilizzando i fermenti liberi nell'aria, per dagli un po' di rustichezza. 

Sciolsi tutto il miele a disposizione, il quale ammontava a 1.6kg in abbastanza acqua per raggiungere 22.0°Br, circa 5.5l di mosto. Scelsi questa graduazione, poiché è quella massima misurata dal mosto d'uva quando produco il vino. A questi vi aggiunsi altri 2.0l per compensare quelli persi durante la bollitura e il raffreddamento, raggiungendo così 7.0l a 20.0°Br.

Feci bollire il mosto per 60', schiumandolo continuamente per avere un prodotto più limpido possibile. A fine bollitura avevo un mosto molto limpido e di un piacevole dorato con 20.8°Br, il quale fu riposto all'ombra nell'orto a raffreddare per 9 ore come Libety. 


La sera quando il mosto era bello freddo, la travasai in un fiasco da 5.0l e la rimanenza in una bottiglia provvista di gorgogliatore destinata al rabbocco.


Il tutto ammontava a 5.3l con 22.4°Br. Allora, lasciai riposare il tutto in attesa che la fermentazione partisse, ma dopo 48 ore l'unico flebile segno di attività era dato dal gorgoglio della bottiglietta per il rabbocco. Dopo 72 ore, notai una macchia bianca in superficie, e la mattina seguente gran parte della superficie era ricoperta da muffa.

Allarmato, decisi così di rimuovere la muffa dalla superficie constatando che il mosto era ancora salvabile e lo feci bollire per una mezz'oretta, in modo da pastorizzarlo, aggiunsi previa bollitura dell'acqua per evitare che il mosto non si concentrasse troppo. Sanificai fiasco e spurgo e attesi che il mosto si raffreddasse immergendo la pentola in acqua a fine bollitura.

Avendo avuto una reazione positiva al mosto nella bottiglietta decisi di utilizzarlo come inoculo, per l'appunto ho notato che tutti i mosti utilizzati per il rabbocco, che contengono la maggior parte dei sedimenti residui della pentola, tendono a mostrare segni di fermentazione circa 6 ore prima rispetto al mosto nei fiaschi. Infatti, due giorni dopo l'idromele iniziò a fermentare salvando così il salvabile, non resta che aspettare e vedere se il prodotto sia buono.






Le informazioni presenti su questo blog sono a scopo informativo, quindi mi esento da qualsiasi responsabilità per i danni che potreste causare.

Liberty (Saison)

Sperimentando la fermentazione spontanea del lambic prodotto quest'anno, con l'ausilio dei fermenti dispersi nell'aria, decisi di produrre una farmhouse ale a fermentazione spontanea. Volevo produrla prima, ma le condizioni climatiche avverse, hanno fatto si che posticipassi la cotta oltre il giorno di San Giorgio. 

La ricetta è quella di una saison un po' modificata, utilizzando quello che avevo a disposizione, infatti, con l'avvicinarsi del 23 aprile, ho smesso di brassare, per via dell'innalzarsi delle temperature.

Ingredienti per 14.0l a 12.0°Br:

1.5 kg di malto Pale;
0.9 kg di malto Weizen;
0.4 kg di frumento.

Per comodità ho ammostato per infusione, per il quale ho utilizzato 9.0l di acqua, più poi 12.0l a 75° per il lavaggio delle trebbie. Mentre le pause eseguite sono le seguenti:

Inizio ammostamento a 54°;
Pausa proteolitica       a 52° per 15';
Pausa amilolitica        a 66° per 60';
Termine                      a 78° per 15.

Il mosto prebollitura raccolto ammonta a 17.0l con 10.6°Br, il quale teoricamente al termine della bollitura sarebbe dovuto ammontare a 13.8l con 13.0°Br. Mirai a 20IBU con solo luppolo Saaz:

Bollitura 60':

15.0 g di luppolo Saaz 4.92% A.A.   a 60';
14.0 g di luppolo Saaz 4.92% A.A.   a 15';
 7.0 g di scorza di limone fresca     a 5';
 7.0 g di scorza di melangolo fresca a 5';

Terminata la bollitura misurai il grado zuccherino del mosto, pari a 12.4°Br, e sistemi la pentola nell'orto lasciandola raffreddare all'ombra per 9 ore. Quindi la sera, riportai la pentola dentro e travasai il mosto nelle damigiane, il quale ammontava a 12.0l con 13.6°Br.

Nel raffreddarlo all'aperto avevo perso per evaporazione circa 2.5l di acqua, infatti, per questo avevo mirato a 13.0°Br e spento a 12.4°Br. Come si può osservare nella foto sopra ho utilizzato due fiaschi da 5.0l, poiché la damigiana da 10.0l al momento era occupata, per massimizzare lo spazio all'interno dei fiaschi e avere meno residuo possibile, le ho collegate a uno spurgo e messa la parte più ricca di residui in un fiasco da 2.0l per il rabbocco.

Dopo 48 ore finalmente è iniziata la fermentazione con una copiosa produzione di schiuma e odore di solfuro. Si possono notare nella foto sottostante la bollicine che risalgono e formano la schiuma in cima.






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