Giorno 10 luglio come ero in visita da mia nonna, trovo un nuovo candidato per la raccolta di lieviti selvatici. Un altro susino rosso, bisogna dire che questa varietà è presente in quasi ogni orto della mia zona.
Il nuovo blend sarà L3.1, con questo introduco come funziona la simbologia utilizzata, la prima lettera è una abbreviazione: L, sta per locale; E, esterno; M, montano, U, verrà utilizzata per l'uva da vino e V, per la feccia del vino. Questa è l'idea dei miei futuri progetti, potrei variare la notazione.
Il primo numero darà l'idea della distanza, nel caso dei lieviti locali, dalla mia abitazione. Appunto da 2 a 9 saranno quelli raccolti nel raggio di 1km da L1, da 10 a 19 saranno quelli raccolti a 2km. Per le altre notazioni il fulcro sarà quello del primo blend raccolta.
Il secondo numero saranno i blend raccolti in ordine cronologico nella zona del primo, anche su diverse piante purché non troppo lontane da esso.
Quindi L2 ed L3 non sono nella stessa zona, infatti, il caso vuole che siano entrambi ad una distanza di circa 1km l'uno dall'altro e dalla mia abitazione.
Come brodo di coltura ho utilizzato quello mio solito prodotto, 500g di brodo a 10°Br nel quale ho lascito macerare per 48h 424g di susine rosse.
Dopo 24h i lieviti hanno iniziato a fare il loro lavoro, anche con senno di poi avrei aggiunto qualche susina di più.
Mentre dopo 48h la fermentazione è più vigorosa.
Decidendo di percolare il brodo di coltura, e sistemarlo in un fermentatore sterile.
Lasciando che i lieviti facciano il loro lavoro.
Le informazioni presenti in questo blog sono a scopo informativo, per ciò non mi assumo la responsabilità dei possibili danni che potreste arrecare.
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